Palmento Costanzo

Palmento Costanzo, un sorso di Sicilia a cena con amici può essere l’interpretazione nel mondo in chiave moderna. Oggi lo puoi pensare e anche fare, pur restando a migliaia di km dall’ incantevole luogo, il Parco dell’Etna, diventato nel 2013 patrimonio mondiale dell’Unesco.

Vigneti ad alberello di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto. impiantati su terrazzamenti e recintati da muretti a secco di pietra lavica, sul versante nord dell’Etna, tra i 650 e i 780 metri s.l.m. in contrada Santo Spirito, nella frazione di Passopisciaro del Comune di Castiglione di Sicilia. Costanzo Domenico, già imprenditore nel settore delle rinnovabili e costruttore edile, ha dato slancio alla sua azienda realizzando il restyling di un’antica azienda vinicola.

Il “Palmento”, preservando il luogo e le connotazioni architettoniche della tradizione di un tempo durante la vendemmia, con il ripristino del palmento, (piano di scarico delle uve appena giunte in cantina). Ha sposato la modernità che affianca e agevola il lavoro nel rispetto dei protocolli della vendemmia e vinificazione già in uso sull’isola.

Il tempo di raccolta, scandito anzitempo dal sorgere del sole, vede una minuziosa quanto accurata selezione dei grappoli portati in cantina e lasciati trasportare dal nastro per raggiungere la vasca di ricevimento e ammostamento, posta al livello più alto dov’era una volta il Palmento, lasciato attualmente come piano ma diversificando l’uso, da cui per caduta il mosto raggiunge i contenitori sottostanti per la fase di fermentazione.

I suoli dell’Etna, per quanto difficili e stressanti, si dimostrano essere per le uve coltivate un crogiuolo, ripongono nei vini le caratteristiche della loro natura geologica formata da sabbie vulcaniche brune derivanti dalla disgregazione dei depositi di lava e ricchi di sostanza organica e minerale. Ed è proprio qui che nascono le espressioni della Doc Etna di Costanzo Palmento, Vini estremi ed unici, riconoscibili a migliaia di km dall’origine, rappresentati come il Cru Contrada Santo Spirito, Di Sei e Mofete.